Come scegliere il proprio monithon?

Su OpenCoesione sono elencati migliaia di progetti tra cui voi potete sceglierne uno da monitorare. Persino in Molise, sulla cui esistenza molti italiani nutrono ancora fortissimi dubbi, ci sono tantissimi progetti finanziati. Provare per credere.

Come sceglierne uno? Il primo istinto spinge a prediligere progetti dietro cui si sospetta esserci uno scoop, un uso improprio dei fondi o che possa sollevare l’attenzione mediatica. Chi non ha mai sognato di essere Milena Gabanelli? Chi non ha mai sognato di denunciare un ponte abbandonato a metà della costruzione come in Striscia la Notizia?

In realtà abbiamo sperimentato che la scelta migliore è monitorare un progetto vicino alla propria attività o di cui si è in grado di verificare la riuscita in base alle proprie competenze: un archeologo può monitorare un progetto sui Beni Culturali, un ingegnere civile può monitorare un progetto sulle infrastrutture etc…  

Quest’estate abbiamo fondato un’associazione di promozione sociale, AkuBari, il cui intento è spingere la città di Bari ad aprirsi verso l’esterno attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale per attirare e consolidare il flusso turistico attualmente sottodimensionato.  Per un’associazione che si occupa di promozione turistica, quale occasione migliore per iniziare che l’inaugurazione della linea metropolitana Bari Centrale – Aeroporto? Abbiamo deciso di verificare la qualità del servizio pochi giorni dopo l’inaugurazione,  viaggiando su questa nuova linea.

Una volta a bordo, abbiamo scommesso col capotreno un caffè: se fossero saliti più di dieci passeggeri diretti all’Aeroporto lo avremmo offerto noi, se ne fossero saliti meno di dieci lo avrebbe offerto lui. Volete sapere chi ha vinto? Leggete il nostro report.

Paola Liliana Buttiglione

Chiara Ciociola

 

Il monithon di Sergio Rizzo

Non è proprio un monithon, in realtà. Però Sergio Rizzo sul Corriere di oggi dedica un articolo ai “Fondi dell’Europa” e ad alcuni singoli progetti finanziati, basandosi sui dati di OpenCoesione. Il noto giornalista ha visitato il portale, ha probabilmente scaricato gli open data, e ha analizzato i dati sui progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia, in particolare quelli del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

La sua critica si concentra sulla “polverizzazione” della politica in decine di migliaia di progetti, così come riportato anche nel recente studio dell’IFEL (anch’esso basato sui dati di OpenCoesione). Secondo Rizzo, questo dato testimonia l’antica abitudine di finanziare enti e imprese “a pioggia”, una pratica poco coerente con gli obiettivi “strutturali” dei fondi europei.

Ai fini del monitoraggio civico, è però più interessante arrivare fino all’ultima colonna dell’articolo, in cui sono citati alcuni casi di progetti che potremmo chiamare incagliati. Sono progetti che potrebbero aver bisogno di “noi”; della nostra pressione e delle nostre idee.

Li riportiamo qui come ispirazione per futuri monithon, comprensivi di Codice Unico Progetto (CUP) e del link alle schede di OpenCoesione:

E’ da notare che i dati ora presenti su OpenCoesione sono più aggiornati di quelli analizzati da Rizzo. Questo significa che alcuni progetti citati come “ancora a zero” hanno iniziato a spendere le risorse loro assegnate.

monithon.eu kicks off

In the last few weeks, some devoted monithoners have reported on how the monithon.eu web  experiment was created. Through the Monithon web platform, the citizen can collect and upload reports, photos, videos and other information on how publicly funded projects in Italy are progressing. The projects that have been monithored during the 2013 Monithon Days are funded by both EU Regional Policy and Italy’s national Cohesion Policy.

The articles and blog posts by Davide Mancino and Cristina Tognaccini – in Italian only – focus on the potential of the platform for civic engagement.
With this brief post on the ePSIplatform, Matteo Brunati introduced the idea behind this initiative:

Civic monitoring is aimed at improving collaboration between governments and citizens. On the one hand, it enables citizen control over government spending. On the other hand, crowdsourcing information is a powerful way to drastically improve the quality of existing information systems and the quality of policy decisions

Come nasce monithon.eu

Nelle scorse settimane alcuni monithoners hanno descritto come è nato l’esperimento monithon.eu, la piattaforma per la raccolta di segnalazioni, idee, evidenze, foto e video sui progetti finanziati dalle politiche pubbliche in Italia, a partire dai dati di OpenCoesione.

Davide Mancino, dal suo blog, si diverte a raccontare cosa è successo all’hackaton open data del Festival del Giornalismo di Perugia 2013 (vedi anche questo altro piccolo resoconto).  Si parte dall’idea di fondo:

Come invogliare i cittadini a usare questi dati per trasformarli in civic guardian dei fondi europei?
“Facciamone una mappa”, è l’idea, “in cui ogni cittadino possa andare a cercare le opere più vicine o importanti, e poi scrivere un report sullo stato dei lavori. Nessuno meglio di chi ci vive accanto può sapere se i fondi vengono spesi bene e in modo efficiente, oppure sprecati senza nessun risultato concreto”.

Matteo Brunati, anche lui presente a Perugia, non ha fatto mancare il suo report per ePSIplatform, la “piattaforma” europea per condividere news e pratiche sul riuso dell’informazione pubblica in Europa.

Infine, è di Cristina Tognaccini l’articolo – pubblicato sul blog di Sardinia Opendata – che, descrivendo come un gruppetto di appassionati abbia continuato a sviluppare il progetto nelle settimane successive, mette a fuoco alcune modalità pratiche per interagire con monithon.eu:

Per ora la piattaforma – sviluppata totalmente dal basso da giornalisti-hacker appassionati di Open data – raccoglie solo alcuni dei dati resi disponibili da OpenCoesione. In particolare: i primi dieci progetti più costosi, per Provincia, finanziati con queste politiche; e tutte le scuole di Bari che hanno ricevuto un finanziamento di questo tipo. Ma il lavoro è appena all’inizio.