Lucania s’è desta per Monithon 2014

Vivo a Potenza dalla nascita, e sento di non sbagliare se dico che nella mia regione, la Basilicata / Lucania (come preferite) da qualche anno qualcosa si muove. Un movimento lento e un po’ sotterraneo, defilato, come è costume delle mia gente (“Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all’ombra“, diceva Sinisgalli) ma di giorno in giorno più evidente. Abbiamo deciso, in pochi concitati giorni e dopo uno scambio di concitati brevi tweet, di aderire a Monithon, una delle cose più mobilitanti che si potevano fare per celebrare l’Open Data Day 2014. E’ stata determinante la collaborazione di Apofil, l’agenzia di formazione ed orientamento della provincia di Potenza, che ha tirato dentro le scuole, perchè il monitoraggio civico si impara da piccoli.
Ma ci sono rivoli ed addentellati di gruppi di cittadini partiti prima, o durante, o subito dopo di noi.
Provo a riassumere.

Monitoraggi organizzati con Apofil e con le scuole (per info – Ida Leone o Franca Coppola):

Monitoraggi organizzati da gruppi di cittadini:

Tutti i monitoraggi, in particolare quelli che hanno a che fare con i beni culturali, sono realizzati a sostegno della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Foto di Donato Fusco.

 

1 commento

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  1. […] sociale della “rivoluzione open data”. Quando parlo di movimento, mi riferisco anche a questo post di Ida Leone, che a tempo record (e con il supporto di Monithon e di Apofil) ha avviato una serie […]

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