Monithon at the United Nations – 4th place at the #OpenGovAwards!

The partnership between OpenCoesione (government initiative) and Monithon (civil society) represented Italy at the Open Government Partnership High-Level Event held on September 24th in the United Nations Building in New York.  The partnership was nominated through a public consultation that took place at the end of May 2014. The result is incredible – a fantastic 4th position and a brilliant “Silver Award”, based on the votes of an international panel of experts.

It was a great honor to represent Italy (and Italian civil society in particular) with my friends Carlo Amati, Simona De Luca e Aline Pennisi from the OpenCoesione team – and being recognized in front of Barack Obama, Francois Hollande and 9 other heads of state, official delegations from 65 countries and hundreds of civil society representatives. Unfortunately, the Italian political representatives were missing.  It is also good to receive better scores than other OGP founding Countries with longer traditions of openness and transparency than Italy such as the United States, the United Kingdom, the Netherlands.

Photograph by Evan Abramson for OGP

In the video from the official streaming of the United Nations, you can watch the awarding ceremony. The full video also includes the brief speeches by the representatives of the 3 top teams Denmark, Montenegro and the Philippines.

 

What the judges say about Italy. The international panel based its scores on the applications from the different Countries and considered 4 different criteria: Credibility of Partnerships, Depth of Engagement, Evidence of Results and Sustainability.

If we analyze the scores as published on the OGP website (here the CSV of the data that I scraped), we discover that Italy is in the #1 position for 2 criteria out of 4!

Great expectations.  I really hope that Italy will actually invest on such a crucial topic for democracy, institutions and the economy.  We would like to win an award that considers not only the best practices but also the average value of the initiatives in a Country.

Everybody knows that awards are not really important in themselves, but I think they can help inspire more ambitious objectives for the future. I would like to thank all the OpenCoesione team as we share the same exciting adventure – and in particular Damien Lanfrey and Chiara Ciociola for their fundamental help in drafting the application for this award.
I speak on behalf of the Monithon initiative when I say Thank You and Congrats to all the people who are so enthusiastically being involved in the citizen monitoring of public policy!

2014-09-24 17.14.19

 

Photo credit – OGP/Evan Abramson. 

Monithon alle Nazioni Unite – 4° posto agli Open Government Awards

Dopo aver superato le selezioni nazionali, la partnership tra OpenCoesione (iniziativa governativa) e Monithon (società civile) si è presentata il 24 settembre alla sede delle Nazioni Unite a New York per rappresentare l’Italia al premio internazionale OpenGovernment Partnership Award, classificandosi in 4a posizione su 33 paesi candidati. Un risultato favoloso, frutto del giudizio di un gruppo di esperti internazionali (vedi la successiva analisi del punteggio).

E’ stato un grande onore e una grande emozione rappresentare la società civile italiana a fianco alla delegazione italiana rappresentata dagli amici del team OpenCoesione Carlo Amati, Simona De Luca e Aline Pennisi.  Emozione che saliva man mano che venivano rivelate in diretta le posizioni dalla 10a alla prima.  E’ stata anche una soddisfazione, per una volta, essere davanti a paesi fondatori dell’OGP e con grande tradizione di apertura come gli Stati Uniti (9a posizione), il Regno Unito (6a), l’Olanda (5a).
Tutto questo di fronte a Barack Obama, Francois Hollande e altri 9 capi di stato, delegazioni ufficiali di 65 paesi e centinaia di rappresentanti della società civile. Mancava del tutto, purtroppo, la rappresentanza politica italiana.

Photograph by Evan Abramson for OGP

Nel video, tratto dallo streaming ufficiale delle Nazioni Unite che include anche discorsi degli alti rappresentanti dei primi tre paesi Danimarca, Montenegro e Filippine, potete rivedere la premiazione dal decimo al quarto posto.

 

Le promesse dei Piani di Azione sull’Open Government.  Il grande evento cade nel terzo compleanno dell’Open Government Partnership, iniziativa globale con 65 paesi aderenti e oltre 2000 promesse di apertura e trasparenza incluse in 87 Piani di Azione nazionali – piani nuovi o di “seconda generazione”.   Sarà interessante, ovviamente, verificare quante di queste nuove promesse saranno mantenute.
A questo proposito, sarebbe importante che lo Stato italiano discutesse e approvasse al più presto il nuovo piano, per mettersi al pari dei tanti altri stati che già sono più avanti, come si vede da questa mappa.

Cosa dicono i giudici dell’Italia.  Il panel di esperti internazionali si è basato sulle candidature pervenute dai vari paesi (qui per vederle tutte) per esprimere commenti e attribuire punteggi su 4 temi: Credibilità della partnership, Ampiezza della partecipazione, Evidenza dei risultati, Sostenibilità dell’iniziativa.


Analizzando i dati pubblicati dall’Open Government Partnership (qui il CSV dei punteggi frutto del mio piccolo scraping), l’Italia ha il punteggio più alto in assoluto per 2 criteri su 4!

Il 4o posto si spiega quindi per i punteggi più bassi sugli altri due criteri – in particolare quello sulla Sostenibilità dell’iniziativa – per il quale gli elementi che avevamo incluso nella candidatura non hanno convinto appieno gli esperti.  Qui mi verrebbe una domanda: cosa succederebbe in Italia se da un giorno all’altro un progetto come OpenCoesione fosse cancellato o comunque reso incapace di crescere?

Grandi aspettative.   La speranza è che il nostro paese trovi davvero le energie per scommettere su un tema così cruciale per la nostra democrazia, le nostre istituzioni, la nostra economia, le nostre speranze per il futuro.  Vorremmo vincere un premio dove vengano considerate non solo per le punte di diamante ma soprattutto per il valore medio delle iniziative in campo.

Poi certo. I premi non sono tutto, ma credo che possano aiutare ad alzare ancora più in alto la barra degli obiettivi.
Il mio grazie va a tutto il gruppo OpenCoesione con cui abbiamo condiviso questa avventura e il nostro percorso fino ad ora, e un grazie particolare a Damien Lanfrey e alla nostra Chiara Ciociola per l’aiuto fondamentale nella redazione della candidatura.
Ma non solo. Parlo a nome di Monithon dicendo grazie e complimenti alle donne, agli uomini e ai ragazzi che si stanno entusiasmando per il monitoraggio civico in modo così stupefacente!

2014-09-24 17.14.19

 

Photo credit – OGP/Evan Abramson. 

Guida al Monithon a Pompei: conto alla rovescia -16 mesi

Il crollo della Schola Armorum nel Novembre 2010 è stato il primo di una serie di cedimenti strutturali che hanno interessato l’area archeologica di Pompei. Non è interessante la disamina delle cause in questa sede: ne sono state elencate moltissime ad ogni nuovo crollo, mancata esecuzione della manutenzione ordinaria, indebolimento delle strutture antiche causato dalle sovrastrutture in cemento risalenti ai restauri degli anni Ottanta, dissesto idrogeologico, etc. Al di la di esse, si è fatta strada la consapevolezza che la bellezza di Pompei, parafrasando Ovidio, è un “bene fragile”.

– GUARDA LA MAPPA DEI CROLLI A SCHERMO PIENO –

GPP- cedimenti strutturali nell’area archeologica dal 2010.

L’Unione Europea nel 2012 è intervenuta a sostegno dell’area archeologica con lo stanziamento di 105 milioni di euro di fondi strutturali a valere sui fondi POIn, Programma Operativo Interregionale Attrattori culturali, naturali e turismo per il  Grande Progetto per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica di Pompei (GPP). Il GPP non è un semplice progetto di restauro (anche se gli interventi diretti sul patrimonio archeologico assorbono gli stanziamenti maggiori), ma si articola in diversi obiettivi e azioni, affinché non si lavori solo sull’emergenza ma in prospettiva: ai cantieri si affiancano la ricerca (diagnosi e monitoraggio del sito), il rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica della Soprintendenza, un piano sicurezza ed uno dedicato alla fruizione ed alla valorizzazione.

Le tappe principali del GPP.

A Dicembre 2015 scadono i termini per portare a conclusione i progetti finanziati dal ciclo 2007-2013, e dunque anche i cantieri del GPP. Il rischio è ovviamente quello di dover restituire i fondi per mancata utilizzazione. Un rischio reale: sono stati consegnati soltanto 2 cantieri. Ad oggi sono stati spesi poco più di 1,5 milioni di euro e circa 25 sono stati impegnati. Altri interventi saranno banditi nei prossimi mesi, si può supporre con un ritmo sostenuto in virtù dell’accelerazione delle attività da cantierizzare.

Il Piano di Azione firmato lo scorso 17 Luglio stabilisce il calendario del processo attuativo del Grande Progetto Pompei, con un progresso nell’avanzamento della spesa che potete leggere nella figura di seguito.

Piano di Azione GPP

Qual è il contributo che il monitoraggio civico può dare per favorire il Piano di Azione del GPP?

I cantieri del GPP sono facilmente riconoscibili all’interno dell’area archeologica grazie al cartello dell’immagine a destra. I cittadini potrebbero, per i cantieri o gli interventi in corso, contribuire alla verifica dello stato di attuazione. Come già si suggeriva in questo post, inserendo i QR codes nei cartelli con il logo dell’UE che segnalano la presenza di un progetto finanziato dai fondi strutturali, ogni visitatore potrebbe, fotografando il codice riportato sul cartello con il proprio smartphone, trovare il link alla pagina web dedicata a quel progetto, con tutte le informazioni rese disponibili dalle amministrazioni. Nel caso specifico, inserendo i QR codes nei cartelli che segnalano i progetti finanziati dal GPP, ogni visitatore potrebbe accedere ai dati resi disponibili su OpenCoesione.

Anche in attesa dei QR codes è possibile verificare l’avanzamento del GPP, contribuendo come cittadini alle azioni di monitoraggio individuate dal Piano di azione per il raggiungimento degli obiettivi di avanzamento (allegato 2): verifica periodica delle attività sia in fase di progettazione sia in fase di esecuzione, attraverso il monitoraggio del rispetto delle scadenze intermedie previste dalle schede di progetto di ciascun intervento, segnalazione in tempo reale di eventuali scostamenti e pronta individuazione delle più efficaci misure risolutive.

Il Piano di Azione  riporta (allegato 1) il piano di monitoraggio, con l’elenco dei cantieri, delle gare di appalto e delle progettazioni in corso, con l’indicazione dell’apertura e chiusura prevista del cantiere e delle cifre destinate in euro.

Inoltre vi è un elenco delle nuove progettazioni utili al recupero delle economie di gara, da attivare con il Piano di Azione. Infine riporta (allegato 3) quanto previsto per cantieri e gare in corso e per le progettazioni nel dettaglio, per ciascuno dei cinque piani operativi.

Per questo monitoraggio, i cittadini hanno uno “strumento in più” da incrociare ai dati provenienti da OpenCoesione: sono stati rilasciati in formato aperto su Pompeiisites  i dati amministrativi sui cantieri del GPP. Il portale della Trasparenza è nato dalla collaborazione tra la Soprintendenza, la Direzione Generale del Grande Progetto Pompei e OpenPompei.

Come funziona il Portale della Trasparenza del GPP.

Tra i dati riportati nelle schede dei singoli progetti, c’è anche il Codice Unico di Gara (CIG), della cui importanza per tracciare i flussi finanziari si è già detto in questo post, dove si faceva riferimento anche al progetto Open Contracting, promosso dalla Banca Mondiale, che sta sperimentando uno standard unico a livello globale per la pubblicazione dei dati sugli appalti (qui la loro guida), di cui lo scorso 4 Settembre è stata rilasciata una versione beta (e la cui versione 1.0 è prevista per il prossimo 30 Settembre).

Il GPP nel dettaglio.

Le informazioni che sono riportate di seguito possono essere uno strumento utile per chi fra voi decida di monitorare uno dei cantieri del GPP. Si tratta di un progetto di enorme complessità e proprio per questo vogliamo fornirvi un aiuto ed uno stimolo ulteriore (se l’unicità dell’area vesuviana non fosse di per se sufficiente).

Il Grande Progetto Pompei è articolato in 5 piani operativi:

  1. piano della conoscenza;
  2. piano delle opere;
  3. piano per la fruizione, il miglioramento dei servizi e della comunicazione;
  4. piano della sicurezza;
  5. piano di rafforzamento per capacity building  e per rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica

I cinque piani operativi in sintesi.

Di seguito sono riportati i progetti conclusi o i cantieri e gli interventi avviati per ciascuno dei 5 piani operativi. Ove possibile è stato riportato il link alla scheda su OpenCoesione, il CUP e il totale del finanziamento.

1- piano della conoscenza: prevede due gruppi di interventi:

– interventi diagnosi e monitoraggio dello stato di conservazione di Pompei in modo da programmare la futura manutenzione ordinaria grazie alla mappatura di ogni singola struttura o evidenza archeologica tramite una planimetria in dwg in scala 1:50 di tutta la città antica, una battuta fotografica ortorettificata delle strutture murarie che consentirà di avere un modello 3d di tutti gli alzati e una schedatura dello stato di degrado;

– indagini diagnostiche funzionali agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, per evitare smottamenti del terreno sulle strutture antiche;

gara in corso: affidamento in 6 lotti dei servizi di diagnosi e monitoraggio dello stato di conservazione;

cantiere in corso: indagini diagnostiche e studi per la mitigazione del rischio idrogeologico dei pianori e dei fronti scavo.

2- piano delle opere: interventi diretti sul patrimonio archeologico. I primi 39 progetti erano già stati redatti dalla Soprintendenza; gli altri 16 sono individuati sulla base delle risultanze del piano della conoscenza. Esso prevede due gruppi di interventi:

– restauro, manutenzione e messa in sicurezza delle strutture e degli apparati decorativi con interventi puntuali, e quindi limitati a singole domus, ed areali, con lavori di messa in sicurezza di intere regiones;

– interventi per il dissesto idrogeologico, la recinzione e l’illuminazione dell’area perimetrale degli scavi.

 

Interventi conclusi
Cantieri in corso
Gare in corso di aggiudicazione definitiva o in corso

 

 

  • lavori di restauro dell’Insula 15 Regio VII
  • adeguamento e revisione recinzione perimetrale
  • adeguamento e revisione dell’illuminazione perimetrale

 

 

 

3- piano per la fruizione, il miglioramento dei servizi e della comunicazione: lavori di ampliamento, recupero, valorizzazione e qualificazione dei percorsi di visita e delle aree verdi; miglioramento della segnaletica, dell’informazione e della promozione dell’area archeologica.

interventi in corso: convenzione SAPES-ALES SpA per il personale di supporto al rafforzamento della struttura organizzativa della Soprintendenza.

4- piano della sicurezza (a valere sui fondi del PON Sicurezza per lo Sviluppo): potenziamento ed estensione del sistema di videosorveglianza e messa in sicurezza degli impianti; copertura wifi all’interno dell’area archeologica.interventi in corso: convenzione SAPES-ALES SpA per il personale di supporto al rafforzamento della struttura organizzativa della Soprintendenza.

interventi in corso: una nuova sicurezza per il parco archeologico di Pompei (F69G12000100006): 3.625.200,00€

gara in corso: sistema di videosorveglianza.

5- piano di rafforzamento per capacity building  e per rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica: adeguamento delle dotazioni e delle attrezzature tecnologiche per le indagini e al monitoraggio del sito e delle sue strutture e miglioramento delle capacità gestionali, organizzative, operative e delle competenze tecniche della Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia.

gara in  corso: affidamento del Sistema informativo del Grande Progetto Pompei;

interventi in corso: