Il monitoraggio continuo della scuola di via Bramante a Matera

Durante il monitoraggio del teatro del Borgo La Martella (qui il report) per l’Open Data Day dello scorso Febbraio, nacque l’idea di un’azione civica che ora inizia a muovere i suoi primi passi: il monitoraggio continuo della scuola di via Bramante, che sarà coordinato durante il suo svolgimento da RENA e da alcuni studenti della Summer School Rena 2014.
Entrambi i progetti rientrano nel Piano Nazionale Città, finanziato nel 2012 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la rigenerazione delle aree urbane degradate. A Matera l’area urbana oggetto dell’intervento è quella del Borgo La Martella, nato negli anni Cinquanta a seguito dello sgombero dei Sassi, la cui progettazione e creazione fu curata dalla Commissione per lo studio della città e dell’agro di Matera, istituita da Adriano Olivetti.

La vicenda in breve
La scuola di Via Bramante in realtà non è ubicata in Borgo La Martella, ma lungo un asse viario che lì conduce. Essa è stata chiusa con ordinanza sindacale nell’agosto 2012 perché giudicata inidonea dal Centro di competenze sul Rischio Sismico della Regione Basilicata.
Come già scritto, la Scuola di Via Bramante fu fatta rientrare nel Piano Nazionale Città. Nel Gennaio 2013 Matera ricevette il via libera dalla Cabina di Regia del MIT: venne da subito costituito dai genitori degli studenti dell’ex-plesso di via Bramante un Comitato per seguire l’andamento dei lavori di riqualificazione. Nonostante una petizione di cittadini avesse espresso parere favorevole per il recupero della struttura, il 15 Marzo 2013 la Giunta Comunale deliberò che la scuola fosse abbattuta e ricostruita,. L’allora Assessore all’Urbanistica del Comune di Matera, Ina Macaione, spiegò tale scelta come necessaria, in quanto l’edificio non era idoneo né dal punto di vista energetico né in relazione alle nuove linee guida della didattica. Il progetto preliminare, approvato il 7 giugno 2013, prevedeva la realizzazione di un istituto omnicomprensivo, composto da 4 aule per la scuola materna, 10 per le elementari e 6 per le scuole medie. Alla scuola vennero destinati 4,5 milioni di euro da fondi ministeriali più 740.000 euro del Comune di Matera. In fase di quantificazione della spesa, si giunse tuttavia alla conclusione che la dotazione finanziaria per il progetto fosse inadeguata alla realizzazione di quanto preliminarmente previsto. Nello scorso 14 Maggio il Comune di Matera ha inviato alla Regione Basilicata una richiesta di finanziamento integrativo: si chiede di ridestinare al progetto già predisposto per la scuola di via Bramante i 3 milioni che avrebbero dovuto finanziare la messa in sicurezza e ristrutturazione di un’altra scuola della città, la scuola media Torraca di Via A. Moro.
In attesa dell’eventuale finanziamento integrativo, con delibera di giunta n.00238-2014 del 09/07/2014 il Comune di Matera ha deciso, per motivi di disponibilità finanziaria, di realizzare solo l’edificio destinato a scuola materna ed elementare,  in attesa del finanziamento integrativo per la scuola media, l’auditorio e la biblioteca. Qui il bando pubblicato in data 29 Ottobre 2014, con tutta la documentazione integrativa.

Il “monitoraggio continuo”
L’Associazione RENA, dopo aver coordinato il monitoraggio relativo ai lavori di Borgo La Martella, ha deciso di organizzare un focus specifico sul caso della Scuola di via Bramante.
La Summer School è stata il punto di partenza per un dialogo orizzontale tra i cittadini e l’amministrazione, per un confronto diretto tra due portatori di interessi simili e diversi ad un tempo, che spesso fanno fatica a capirsi vicendevolmente. L’incontro è stato il primo passo per facilitare un dialogo con le Istituzioni che spesso trova nei rispettivi linguaggi ostacoli comunicativi significativi, benché da entrambe le parti ci sia la voglia di risolvere i problemi e si lavori nella stessa direzione.
Tale processo ha consentito soprattutto ai cittadini di leggere in maniera corretta le dinamiche istituzionali, di fungere da stimolo costruttivo per l’accelerazione dei processi amministrativi e di innescare forme di monitoraggio dei lavori più efficaci.

La condivisione attraverso questo blog delle evoluzioni del monitoraggio continuo della scuola di Via Bramante è uno di questi processi innescati e potrebbe portare alla realizzazione di una sorta di raccolta di spunti operativi per altri cittadini che si vogliono attivare per lo sblocco o l’accelerazione di progetti importanti che fanno fatica ad arrivare al traguardo.

Primi passi del monitoraggio continuo.
Il progetto della scuola di via Bramante non è presente in OpenCoesione: tuttavia il Piano Nazionale Città è stato in parte finanziato con Fondi PON Reti e Mobilità, poi confluiti nel Piano Azione e Coesione. Ed infatti alcuni dei progetti del Piano Nazionale Città di Matera sono presenti sul portale governativo.
All’inizio erano previsti sette interventi (come potete vedere nell’immagine): sia la scuola di Borgo La Martella (qui la scheda su OpenCoesione) che quella di Via Bramante, housing sociale, verde, farmacia e ambulatorio, teatro.
Poi l’intervento sembra essere stato ridimensionato a soli quattro progetti: housing sociale, verde, teatro e scuola di via Bramante. In una conferenza stampa dello scorso 6 Agosto l’attuale Assessore all’Urbanistica Pasquale Lionetti ha dichiarato: “Il finanziamento complessivo di 8.940.000 euro venne ripartito in quattro capitoli: Borgo La Martella, realizzazione di 8 alloggi di edilizia pubblica (1.780.000 euro); Riqualificazione teatro biblioteca (1.892.051,87 euro); Verde attrezzato e infrastrutture (846.936,88 euro); scuola di via Bramante (4.420.000 euro)”.

schema_planimetrico_borgo_la_m

Dunque una delle prime domande cui si vuole provare a dare una risposta è se c’è stata una riprogrammazione dei fondi del Piano Nazionale Città ed in base a quali parametri è stata fatta.

Inoltre due primi obiettivi per i monithorers della scuola di via Bramante potrebbero essere questi.

Scuola 2.0 ed ecosostenibile
L’allora assessore all’urbanistica, Ina Macaione, in occasione della presentazione alla stampa della convenzione firmata col Ministero delle Infrastrutture il 27 Agosto 2013, aveva presentato la futura scuola come il primo edificio scolastico 2.0 del Sud Italia, le cui realizzazione sarebbe stata improntata a questi principi: “risparmio energetico, massimo soleggiamento, verde, tempi e costi controllabili, economicità, velocità e sostenibilità” (qui il comunicato stampa).

Relazione illustrativa e tecnica
Il primo passo per capire se la promessa di realizzare la prima scuola 2.0 ed ecosostenibile del Sud Italia sarà mantenuta, potrebbe essere proprio la disamina della documentazione allegata al bando.  In attesa che il Capitolato di Appalto ci fornisca indicazioni più specifiche sul programma operativo per la consegna dei lavori e sulle consegne parziali, in maniera da poter provare a definire un calendario di visite al cantiere o incontri col RUP per verificare l’andamento dei lavori.

Nella relazione illustrativa sono riportati:

  • indirizzi della progettazione;
  • descrizione dei criteri e delle scelte progettuali;
  • il progetto delle aree verdi.

Nella relazione tecnica, a pag. 10, c’è una descrizione più dettagliata degli indirizzi di progettazione degli impianti tecnologici della futura scuola, con  un paragrafo dedicato a “dati e connessione”.

“Il nuovo sistema educativo si fonda sempre più sulla facilità di accesso alle informazioni e sulla possibilità di una loro immediata elaborazione. Pertanto è fondamentale progettare una buona connessione dell’edificio scolastico alle reti dati con agevoli accesso alle reti all’interno degli spazi. E’stata prevista un’ottima connessione alla rete sia via cavo che attraverso una wifi diffusa in tutti gli ambienti, oltre che molte prese elettriche per l’alimentazione delle dotazioni hardware (LIM, tablet, computer, periferiche, e-book reader ecc.).”

to be continued..

 

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