Come sono selezionati i progetti da monitorare?

Abbiamo da poco pubblicato i principali risultati del monitoraggio civico di 475 progetti, quasi tutti scelti a partire dai dati che i gruppi di monitoraggio (perlopiù scuole superiori ma anche studenti universitari e comunità di cittadini) hanno trovato sul portale open data OpenCoesione, dove sono tracciati quasi un milione di progetti pubblici finanziati dalle politiche di coesione.

Si tratta, appunto, di 475 progetti visitati dai cittadini su un totale di, per la precisione, 949.495 progetti (ad oggi): solamente considerando la numerosità, è evidente che non si tratta di un campione statisticamente rappresentativo!
E’ da tener conto, però, che l’universo da considerare per il monitoraggio civico è forse ben più limitato. Su OpenCoesione, che pubblica i dati del sistema nazionale di monitoraggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la maggioranza dei progetti pubblicati sono piccolissimi (ad esempio, singole borse di studio erogate a individui dal Fondo Sociale Europeo) e fortemente concentrati in regioni come la Lombardia per caratteristiche specifiche del sistema informativo regionale che si interfaccia con il sistema nazionale del MEF.   I progetti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), molto più “visibili” all’esterno in quanto infrastrutture o altri progetti dalla natura “tangibile”, rappresentano solo poco più del 10% del totale ma in termini finanziari pesano quasi il 50%.  Insomma, i progetti rilevanti per il monitoraggio civico per il periodo 2007-13 sono in realtà molti meno di un milione, probabilmente meno di 50.000.

Sempre ragionando in termini di rappresentatività dei progetti monitorati e caricati su Monithon, è comunque interessante fare qualche verifica preliminare su quanto i progetti scelti si discostano dall’universo dei progetti inclusi in OpenCoesione.

Per far questo è fondamentale partire da come avviene la scelta dei progetti da parte dei gruppi di monitoraggio.
La scelta del progetto da monitorare è forse la fase più importante del monitoraggio civico secondo il metodo di Monithon.  Ad esempio, nella prima lezione di A Scuola di OpenCoesione (“Progettare“), gli studenti si imbarcano in una data expedition sul portale OpenCoesione, alla ricerca di progetti interessanti. Si parte di solito dalla propria città, filtrabile attraverso la mappa o i campi di ricerca, e si scorre la lista dei progetti pubblici, ordinata a partire dai più grandi fino ai più piccoli.

A questo punto gli studenti iniziano a fare una serie di considerazioni su alcune caratteristiche chiave dei progetti che vedono sullo schermo.


1. Titolo

Innanzitutto l’occhio cade sui progetti che hanno un titolo comprensibile.  Quasi tutti i progetti su OpenCoesione sono descritti solamente attraverso il titolo (quelli del PON Ricerca e Competitività sono invece descritti in dettaglio), e questo a volte non è particolarmente eloquente. Accanto a tanti progetti identificabili, il titolo in certi casi corrisponde al nome di un’impresa che ha ricevuto un finanziamento, oppure porta il nome di uno strumento di “ingegneria finanziaria” (es. fondi per concedere prestiti e garanzie alle imprese), o ancora è scritto nell’impenetrabile gergo dei fondi comunitari (es. “Assistenza tecnica al programma operativo – Asse 5”).  Questo avviene perché questi dati non sono nati per fini di accountability e comunicazione al pubblico, ma come strumento amministrativo per far “funzionare la macchina” dei finanziamenti pubblici.

Vedi sotto l’esempio dei progetti in provincia di Roma oggi:


2. Tema

Spesso i gruppi di monitoraggio scelgono un tema di interesse (es. l’ambiente perché sono interessati alle energie rinnovabili), e cercano in quell’ambito un progetto da andare a visitare.

Nel grafico si vede come i progetti dedicati al settore trasporti siano ampiamente sovrarappresentati in termini di valore totale dei finanziamenti rispetto al totale dei progetti su OpenCoesione. In altri termini, i progetti monitorati sui trasporti rappresentano una “fetta” del totale dei finanziamenti monitorati molto più elevata del valore percentuale riferito a tutti i progetti sui trasporti tracciati su OpenCoesione.  Insomma, ai ragazzi piacciono le grandi infrastrutture di trasporto!

La cultura e il turismo è altro settore che comparativamente “piace di più” rispetto a quanto ci si potrebbe attendere osservando la distribuzione dei progetti di OpenCoesione nei vari temi.  C’era da aspettarsi che i gruppi di monitoraggio fossero interessati a progetti culturali, educativi e… divertenti.

Più difficile, al contrario, entrare nel merito delle tecnicalità e degli aspetti scientifici dei progetti di ricerca e innovazione, soprattutto nel caso delle grandi infrastrutture di ricerca e dei contributi alle singole aziende per progetti di ricerca industriale.

Composizione tematica (in %) dei progetti. Fonte: dati OpenCoesione al 31/12/2017 e Monithon al 12/06/2018


3. Dimensione finanziaria

Vengono privilegiati i progetti più “grandi” per almeno due ragioni. Innanzitutto, un progetto grande è spesso più rilevante per il territorio: se ne parla sui giornali, è oggetto di discussioni e controversie. In secondo luogo, è di solito più visibile (es. una grande infrastruttura) e quindi più semplice da visitare e monitorare.

Nel grafico, troviamo la dimensione media dei progetti per fondo di finanziamento e “ambito di policy”: FSE = Fondo Sociale Europeo, FESR = Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, FSC = Fondo Sviluppo e Coesione, PAC = Piano Azione Coesione.


4. Stato del progetto

Nel monitoraggio civico c’è una tendenza a favorire i progetti già conclusi. Anche questo è un caso piuttosto intuitivo: è più interessante valutare la buona riuscita e l’efficiacia finale del progetto piuttosto che seguirne i lavori.

I progetti conclusi su Monithon rappresentano oltre il 55% del totale, mentre in totale su OpenCoesione sono circa il 45%.

% Progetti sul totale. Fonte: dati OpenCoesione al 31/12/2017 e Monithon al 12/06/2018


5. Fattibilità del monitoraggio

Infine, valgono considerazioni pratiche sulla presenza delle condizioni minime per fare un buon monitoraggio civico: l’accesso a ulteriori informazioni (es. la presenza di altri dati pubblici non soggetti a privacy, vedi l’esempio fatto sopra di una borsa di studio per un singolo studente), e la possibilità di accedere direttamente al luogo fisico in cui l’opera o il servizio si realizza.  Nel caso di finanziamento a un’impresa (es. aiuti di stato per favorire la competitività), ad esempio, questo può risultare non facile.

Di nuovo, un’opera pubblica è più semplice da monitorare: più visibile, più facilmente raggiungibile per fare foto e video.

 

 

La foto è del gruppo di monitoraggio “Hill team” di Campobasso

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *